giovedì 17 giugno 2010

le cose orribili che succedono in Italia

Il bello è che ci crediamo un paese civile.
Uno di questi giorni mi è capitato di parlare con un coreano e un venezuelano del fatto che in Italia vengono fatte leggi palesemente ingiuste e a favore di un ristretto numero di persone: mi ricordo bene di aver fatto un lungo discorso sull'istruzione italiana che, nonostante gli svariati tentativi di smantellamento (e i problemi, e i soldi che mancano ecc.) è ancora in piedi, e di cui buona parte dei giovani italiani fa esperienza (quanti di noi hanno un diploma e/o hanno fatto l'università?).
Ma QUESTO, in Italia, non serve quasi a niente.
Da piccola mia madre (i cui genitori sono stati per decenni insegnanti di liceo) mi diceva che per pensare con la mia testa avrei dovuto sapere quanto più possibile, per non lasciare alle persone la possibilità di manipolarmi.
Sono ancora d'accordo con lei: l'unica cosa che può sconfiggere le menzogne più becere è la conoscenza della verità dei fatti, che si raggiunge leggendo, studiando, guardando film, documentari, cercando di informarsi il più possibile e di non lasciarsi sopraffare dai giudizi di parte e dalle polemiche inutili.
Ora, in Italia, puoi avere la terza elementare, la terza media, la terza superiore o la terza laurea, ma ragioni più o meno così: quelli di destra? Razzisti omofobi omologati al pensiero dominante benpensanti e cattolici; quelli di sinistra? Drogati, probabilmente vestiti male, si lavano poco e sono filoalquaeda.
PUNTO. Si chiude qui il pensiero politico degli italiani, da una parte e dall'altra. Ora vorrei che qualcuno mi spiegasse cosa c'è di civile in tutto questo.
Cosa c'è di civile nel disinteressarsi delle leggi che il governo cerca di far passare (d'estate, quando la gente è più svagata e rilassata, è vero, ma che restano comunque di cruciale importanza, secondo me, per la messa in atto di una Legge che sia davvero UGUALE PER TUTTI) senza tenere minimamente presente il volere dei cittadini CHE L'HANNO VOTATO (e parlo di persone che conosco personalmente e molto bene)?
Come si fa a fare finta di niente? A ignorare deliberatamente lo sfacelo della democrazia italiana, il fatto che siamo lo zimbello degli stati con una costituzione democratica, il fatto che PUR ESSENDO PRIVILEGIATI, ISTRUITI E POTENDO CONTESTARE, siccome è faticoso, non lo facciamo?
CHE DUE PALLE ITALIA!
Insomma o ci svegliamo o tra 5-6 anni (e forse anche meno) saremo economicamente ai livelli della Grecia, e dal punto di vista giuridico-costituzionale...non ci voglio pensare.
Svegliatevi gente, svegliatevi, svegliatevi, SVEGLIATEVI!

domenica 6 giugno 2010

il mestiere del regista

Ahahah!
Il titolo di questo post sembra quello di un tema delle scuole elementari...ma va bene così. Perchè stasera ho capito qualcosa che forse sapevo già, ma che detto da Fellini fa tutto un altro effetto.

Se vuoi fare "il regista" devi accettare la scommessa, soprattutto con te stesso. Sapere di non sapere. E non aver paura di scoprire.
Manca tanto, tantissimo, al giorno in cui mi sentirò "regista".
Ho un mondo da imparare, soprattutto per quel che riguarda la fotografia e, diciamo, "la messa in scena".
Ma sono pronta a imparare. E imparo in fretta, se LO voglio.
Stasera è una sera strana, un po' come tutte quelle sere in cui decido di starmene da sola a guardare un film.
Si imparano tante cose da soli, davanti ad uno schermo, con un buon film. Se il film è un capolavoro, poi, si scopre di sapere cose che in realtà avevamo sempre saputo.
E' così anche per i libri.
Ma i film...i film sono come sogni ad occhi aperti. Sono come desideri irrealizzabili che per un paio d'ore scarse diventano realtà.
Sono l'impossibile, l'inconcepibile, l'antimateria.
Eppure sono veri.
E' questo che fa del cinema una grande arte: rende vera la finzione, sotto ogni punto di vista.
Quelle persone che si agitano sullo schermo sono VERE, quando recitano provano davvero delle emozioni, e se anche quelle emozioni fossero solo una finzione, sono vere quelle che proviamo NOI.
E spesso le parole non servono. Basta un'immagine. E l'immagine, quando è bella, è poesia.
Non so, non credo affatto di essere una specie di fenomeno, una che lascerà un solco profondo in qualche campo o cose del genere. Come potrei!
Ma credo, spero, nel mio piccolo, di potermi avvicinare anche solo lontanamente a quest'arte meravigliosa, a questo mestiere che è il più bello del mondo, in grado di dare forma e colore alle fantasie più improbabili.
E' questo che amo del cinema. Che tutto è possibile, sempre.

Lo so che questo post è un po' patetico, e chiedo scusa allo sparuto Lettore (faccio la figa alla Calvino, sì) che capiterà qui e storcerà il naso per le melensaggini, ma stasera mi sento esaltata.
Di brutto.
E ringrazio Dio o chi per lui per aver messo al mondo Fellini, Brusati, Tornatore, Salvatores, Bertolucci, Burton, Gilliam, Kusturica, Kim Ki Duk, Scorsese, Coppola, Stone e sì, i commerciali Tarantino e Spielberg, Kubrick e poi molti, molti, molti altri.
Grazie.

mercoledì 2 giugno 2010

con gli oroscopi ho chiuso

Ieri sera, mentre aspettavo che "Perfect Blue" si caricasse su Megavideo (cosa che peraltro non è avvenuta), ho avuto la brillante idea di controllare il mio oroscopo.
Praticamente dice che la mia sfiga settimanale è in crescita costante ed esponenziale, tranne OGGI e domani, credo. La cosa che mi preoccupa è che se il livello odierno di fortuna non era nè alto nè basso, non voglio sapere cosa succederà quando sarà sottoterra.
Ora, la mia giornata di OGGI è cominciata così: 1) dormo fino a tardi perchè ho la pessima abitudine di non cagare assolutamente la sveglia; 2) vado in uno degli orribili cessi del mio ostello a fare pipì 3)torno in camera e FACCIO PER cambiarmi (underwear e non underwear per intenderci).
Fin qui tutto normale.
Alle 10.30 ora locale, quando io sono praticamente nuda in camera mia, al buio (perchè qui se apri le tende mentre ti cambi tutto il circondario vede le tue grazie e quindi non è il caso) cercando calzini, mutande e quant'altro, bussano alla mia porta, non cagano la mia risposta e quasi mi entrano in camera un tizio e una tizia con un trapano in mano.
Lo so che fa ridere.
Ma se sei nuda e un falegname accompagnato dalla sua assistente treccinata di colore ha la chiave universale dell'ostello e vuole entrare in camera tua sono cxxxi acidi.
Lo sono quasi stati.
Se quei due ritardati, nonchè bisognosi di una fornitura annuale di cotton fioc, mi vedevano, sarei rimasta psicologicamente offesa molto seriamente per lunghe settimane a venire.
Dai insomma, sono una ragazza sensibile.
E continuo a chiedermi perchè su 300 persone nell'ostello queste cose capitino solo a me.
Ma poi mi dico: per la risposta vedere post precedente.