domenica 6 giugno 2010

il mestiere del regista

Ahahah!
Il titolo di questo post sembra quello di un tema delle scuole elementari...ma va bene così. Perchè stasera ho capito qualcosa che forse sapevo già, ma che detto da Fellini fa tutto un altro effetto.

Se vuoi fare "il regista" devi accettare la scommessa, soprattutto con te stesso. Sapere di non sapere. E non aver paura di scoprire.
Manca tanto, tantissimo, al giorno in cui mi sentirò "regista".
Ho un mondo da imparare, soprattutto per quel che riguarda la fotografia e, diciamo, "la messa in scena".
Ma sono pronta a imparare. E imparo in fretta, se LO voglio.
Stasera è una sera strana, un po' come tutte quelle sere in cui decido di starmene da sola a guardare un film.
Si imparano tante cose da soli, davanti ad uno schermo, con un buon film. Se il film è un capolavoro, poi, si scopre di sapere cose che in realtà avevamo sempre saputo.
E' così anche per i libri.
Ma i film...i film sono come sogni ad occhi aperti. Sono come desideri irrealizzabili che per un paio d'ore scarse diventano realtà.
Sono l'impossibile, l'inconcepibile, l'antimateria.
Eppure sono veri.
E' questo che fa del cinema una grande arte: rende vera la finzione, sotto ogni punto di vista.
Quelle persone che si agitano sullo schermo sono VERE, quando recitano provano davvero delle emozioni, e se anche quelle emozioni fossero solo una finzione, sono vere quelle che proviamo NOI.
E spesso le parole non servono. Basta un'immagine. E l'immagine, quando è bella, è poesia.
Non so, non credo affatto di essere una specie di fenomeno, una che lascerà un solco profondo in qualche campo o cose del genere. Come potrei!
Ma credo, spero, nel mio piccolo, di potermi avvicinare anche solo lontanamente a quest'arte meravigliosa, a questo mestiere che è il più bello del mondo, in grado di dare forma e colore alle fantasie più improbabili.
E' questo che amo del cinema. Che tutto è possibile, sempre.

Lo so che questo post è un po' patetico, e chiedo scusa allo sparuto Lettore (faccio la figa alla Calvino, sì) che capiterà qui e storcerà il naso per le melensaggini, ma stasera mi sento esaltata.
Di brutto.
E ringrazio Dio o chi per lui per aver messo al mondo Fellini, Brusati, Tornatore, Salvatores, Bertolucci, Burton, Gilliam, Kusturica, Kim Ki Duk, Scorsese, Coppola, Stone e sì, i commerciali Tarantino e Spielberg, Kubrick e poi molti, molti, molti altri.
Grazie.

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